Smartphone a scuola, la situazione non migliora: i cellulari ora sono vietati

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È piuttosto facile intuire come, al giorno d’oggi, i ragazzi più giovani abbiano il cellulare praticamente sempre in mano. Ebbene, lungi a pensare che sia un problema che riguarda solamente i più giovani, visto che ci sono anche tante persone avanti con gli anni che non smettono di staccare nemmeno per un secondo gli occhi dal proprio smartphone.

Per coloro che vanno ancora a scuola, però, il problema si pone eccome, visto che l’uso smodato dello smartphone non può certamente arrivare fino in classe. Sono diverse le associazioni che hanno voluto ribadire a gran voce la pericolosità di questo comportamento, mettendo in evidenza come oltre il 50% degli adolescenti in Italia ha una vera e propria dipendenza verso tali device, visto che controlla il cellulare quantomeno 70 volte durante una giornata.

Lo smartphone e l’uso tra le aule di scuola

Così, anche tra le aule delle scuole, il problema rimane di gran lunga importante. Spesso e volentieri, questo legame morboso con il proprio smartphone porta solamente a dei guai per i ragazzi. In primis, diverse note, ma poi anche il fatto di farsi consegnare all’entrata in classe i cellulari, oppure attivare il silenzioso.

Il boom di tablet e smartphone avvenuto nel corso degli ultimi anni, d’altro canto, è innegabile. Impossibile non stare al passo. Questo settore è cresciuto in maniera repentina e anche incondizionata. È chiaro che l’uso dei device mobili ha rivoluzionato anche tanti altri settori della vita di tutti i giorni. Dal mondo dell’arte fino ad arrivare all’uso sempre più frequente dei social network, lo smartphone viene usato per ogni esigenza. Per effettuare ristrutturazioni in casa (clicca qui per un esempio) fino a ordinare a domicilio, comodamente dal divano, la propria cena.

I provvedimenti che sono stati presi in varie scuole d’Italia

Uno degli ultimi casi di cronaca ci porta a Faenza, dove un istituto scolastico ha deciso di vietare l’impiego dello smartphone anche nel corso dei minuti in cui si fa l’intervallo. Una decisione in netta controtendenza con la volontà, espressa anche da parte del Miur, di rivoluzionare l’uso dei dispositivi mobili a scuola.

Gran parte degli istituti scolastici si è detto contrario rispetto all’uso del telefono in classe anche come mossa per schierarsi contro il cyberbullismo. Ad esempio, una scuola a Biella ha deciso di apporre il divieto di usare sia tablet che smartphone: in caso di utilizzo, il device sarà oggetto di sequestro. Idem a Montichiari, dove tutti gli studenti che usano il cellulare in classe dovranno fare i conti con una sanzione pesante, che prevede il sequestro del dispositivo e la riconsegna ai genitori dietro pagamento di ben 10 euro.

Tutti quegli studenti che ripetono tale comportamento, nei casi più gravi, potrebbero incappare addirittura in un giorno di sospensione da scuola. In un istituto di Piacenza, invece, gli studenti devono sfruttare una particolare custodia isolante per rendere inattivi, e quindi impossibili da usare, i vari smartphone.

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